Il contesto politico e sociale della Francia del Seicento presentava un clima adatto per lo sviluppo di un nuovo stile che esaltasse il potere monarchico. L'arte barocca si diffuse molto rapidamente grazie ai viaggi degli artisti in tutta Europa, e fu così che ben presto Parigi dettò nuove regole artistiche: la linea curva per gli esterni degli edifici era considerata poco elegante e di cattivo gusto. Il Seicento francese preferì dunque l'eleganza classicheggiante per gli esterni degli edifici e una ricca decorazione di gusto barocco per gli interni. Lo spazio urbano barocco francese era strutturato sulla base di una rete i cui centri principali venivano definiti dalle città, organizzate a loro volta su un reticolo, i cui nodi maggiori erano le piazze. Parigi pose al centro delle piazze la statua del sovrano; queste "piazze reali" non seguivano un modello prestabilito, avevano una forma triangolare o quadrata o anche circolare. Le piazze erano pensate come spazi urbani e attorno a esse erano presenti degli edifici con facciate uniformi disposte come una quinta attorno alla statua del re. In Francia si realizzò il concetto barocco di infinito, in quanto le città non avevano dei confini definiti, e giardini e piazze obbedivano a una struttura organizzata di un ordine superiore.
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